Articoli marcati con tag ‘arte’

La prima mappa degli artigiani e delle botteghe storiche nel cuore di Roma
Fortunato chi ha tempo da dedicare all’improvvisazione per decidere che fare. Oggi ad esempio mi sono dilettata andando in giro per zone di ROma che non conoscevo. L’occasione è stata Botteghiamo una bella ‘iniziativa che, come dice la parola (anche se non mi entusiasma), ci ha guidato in un tour alla scoperta dei rioni Ponte, Parione e Regola dove ci sono artigiani ancora attivi. Siamo entrati nelle botteghe per conoscere e ascoltare dalla lor voce l’arte di fare con le mani, trasformando materiali vari con pazienza e sapienza. Abbiamo così sentito da un doratore la difficoltà di maneggiare il sottilissimo foglio d’oro che teme la polvere e va maneggiato a porte chiuse, oppure il tappezziere che costruisce a mano di sana pianta poltrone e divani che vanno in America, o la “tappetaia” che mantiene la tradizione inaugurata nel 1860 di confezionare stuoie e tende con la fibra di cocco che provenie ancora oggi dall’ India e quella di agave dal Messico. E abbiamo visto la giovane appassionata di vetro soffiare per fare bolle trasparenti.  Poi tra un racconto e una poesia, soffermandoci a guardare i palazzi rinascimentali (tra cui in via del Governo vecchio quello occupato negli anni Settanta come Casa delle Donne)  tra i vicoli che una volta si inondavano dell’acqua del Tevere, siamo arrivati in piazza di San Salvatore in Lauro dove ci aspettavano altri artigiani, restauratori, costruttori di cappelli per abatjour, marmisti, vetrai, sarti e doratori, bevendo Chianti fresco offerto dagli organizzatori. Altra bella tradizione mantenuta in questo rione, una volta poverissimo e pieno di varia umanità.  COme raccontato nel libro “Credevamo nei miracoli”  scritto da Mario che è nato e vissuto qui tra via di Panico e via dei Coronari, a due passi da Castel Sant’Angelo.

Giovedì 27 febbraio 2014

Da quando ho deciso di scrivere il giovedì per il mio diario di nonna moderna, faccio molto caso a cosa mi capita il giovedì.  Non so perché, ma questo è. E giovedì 27 febbraio non  si è smentito. La mia amica artista Daniela Monaci mi ha proposto di andare con lei alla Galleria La Nuova Pesa in via del Corso 530. “Sono assetata di arte, vengo volentieri. Qualsiasi cosa ci sia mi sta bene”, le ho risposto. E non sono rimasta delusa. Quel giorno nella galleria, una pietra miliare nelle gallerie romane (ma io non lo sapevo, il mio alibi: essere a Roma da pochi anni) si svolgeva un evento particolare: la realizzazione dal vivo di un numero della rivista d’arte. Idea bellissima: anziché un numero stampato, un numero vivo e Viva, appunto, l’hanno chiamata. Una rivista in carne e ossa,  con temi ogni volta diversi ma dedicati al corpo. Con l’ artista pittore che fa circolare un pezzo della sua  opera (dedicata ai morti antifascisti questa di Barruchello), con poeti e scrittori che leggono brani di letteratura e poesie scelti tra  tanti scritti da altri o da se stessi a comporre il numero di questo giovedì. Dedicato al sangue. Prossimo appuntamento: venerdì  14 marzo.

 

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