Nelle ultime tre giornate, dal 24 al 26 settembre, a conclusione del progetto, oltre alle attività rivolte esclusivamente agli studenti ci sono stati due eventi importanti con Teatro Mobile e NuvolaProject, realizzati tutti nelle tre mattinate.
Nel marzo 2024 alla Villa Sciarra di Frascati è stato avviato un cantiere innovativo per il progetto PAESAGGI UMANI. IL PERFORMING MEDIA STORYTELLING DEL GENIUS LOCI DI VILLA SCIARRA curato da Urban Experience con il sostegno della Regione Lazio.
Si sono coinvolti sia i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Frascati” sia gli studenti del Liceo Classico-Linguistico-Scienze Umane “Marco Tullio Cicerone”, con entrambi si è lavorato-giocato con i walkabout, una nuova forma di spettacolarità partecipata, attraverso i sistemi radio che permettono di conversare mentre si cammina e al contempo ascoltare (in radio-cuffia) podcast evocativi.Una modalità che tende a rendere protagonisti i giovani spettatori, sollecitandoli a guardarsi intorno e a stabilire un principio proattivo con i contesti territoriali, secondo la sperimentazione pedagogica dell’Apprendimento Dappertutto.
Con gli studenti si è affinata la pratica di performing media storytelling operando sul genius loci di Villa Sciarra a partire dalla presenza del Vulcano Laziale che connota tutto quel territorio. Dappertutto, girando per Villa Sciarra, troviamo tufo e leucitite (il basolato e i sampietrini che non è altro che lava pietrificata) e a qualificare questa attenzione interviene Roberto Sinibaldi-Opifex che con il suo kamishibai (Teatro di Figura di origine giapponese ) narra come un cantastorie, da ottimo educatore ambientale qual è, la storia di quel vulcano ormai disintegrato. Quel vulcano che sovrastava i Colli Albani ha avuto 60 km di diametro ed un’altezza di circa 1.700 m, emettendo circa 200 km³ di materiali durante la sua attività. E’ sulla base di questa metodologia che gli studenti della II B guidati dalla docente Elena De Santis hanno messo a punto (con dei cartelli che hanno mostrato una sorta di slide show) un loro storytelling di Villa Sciarra e dell’antica Via Latina, “monumento lineare” che stato adottato dal Liceo, atto che è stato anche premiato dal concorso nazionale La scuola adotta un monumento.
Con il kamishibai gli studenti hanno narrato la loro attività di esplorazione del territorio, con diversi walkabout che hanno percorso dei punti cardine, a partire da Roma per poi concentrarci su Villa Sciarra. Si è partiti dalla Porta Latina inscritta nelle Mura Aureliane, per arrivare all’area archeologica delle Tombe Latine, e poi al Parco degli Acquedotti dove si rivela un bel tratto di basolato della Via Latina. E’ qui che viene posto un cartello che dichiara I care ovvero “m’interessa…me ne prendo cura” e si conia un titolo per un titolo delle nostre azioni: Latina via amica mia.
Acquedotti dove si rivela un bel tratto di basolato della Via Latina. E’ qui che viene posto un cartello che dichiara I care ovvero “m’interessa…me ne prendo cura” e si conia un titolo per un titolo delle nostre azioni: Latina via amica mia.
Alle attività di restituzione dell’esperienza esplorativa con gli studenti in queste giornate conclusive si combinano gli spettacoli di Teatro Mobile che evocano la dimensione mitica dell’Antica Roma, come il Caligola di Albert Camus che viene introdotto da un walkabout sulla “follia del potere” di un imperatore controverso. Si tende quindi a contestualizzare questo intervento teatrale ricordando agli studenti che Caligola risiedeva a poche decine di chilometri, nel lago di Nemi, su mirabili regge galleggianti.
I due attori, Fabrizio Parenti e Raffaele Gangale, accompagnati dalle musiche dal vivo di Felice Zaccheo, interpretano il testo di Camus premio Nobel in un adattamento drammaturgico di Pina Catanzariti e la regia di Marcello Cava.
La seconda giornata vede l’arrivo degli studenti della I L che conoscono poco Villa Sciarra e per questo con un walkabout la si va ad esplorare, narrando come questo luogo che ha rischiato l’abbandono sia stata una delle più belle Ville Tuscolane (con interventi architettonici di Nicola Salvi, noto per la Fontana di Trevi) e del bombardamento del 1943 che la distrusse, in un blitz degli alleati che cercavano di colpire la residenza di Kesserling, comandante supremo delle forze tedesche in Italia. Dopo l’esplorazione partecipata si entra nella dimensione teatrale con un primo atto di NuvolaProject che narra, con Gaia Riposati in cammino nel Bosco Sacro, usando le parole di Shakespeare e una videoproiezione nomade, il dramma di Lucrezia Romana. Viene proiettato in una cavernetta (per approfittare di un po’ di oscurità) il ritratto di Lucrezia di Cranach il vecchio, animato con un morphing realizzato dall’Intelligenza Artificiale e applicato anche ad un sistema di Realtà Aumentata (accessibile con un qr-code). Una storia triste quella di Lucrezia che con il suo sacrificio determinò la nascita della Res Publica Romana nel 509 a.C. A ruota parte lo spettacolo itinerante di Teatro Mobile, una combinazione di Orazi e Curiazi e Interrogatorio di Lucullo tratti da Brecht, con Roberto Andolfi, Dario Carbone, Massimo Guarascio e in particolare Antonella Gargano, nota germanista, con cui conversiamo nel walkabout-preludio e in quello conclusivo, riconoscendo il valore di quei drammi “didattici” che il drammaturgo tedesco ha concepito per interpretare la classicità dell’Antica Roma.
Il giorno dopo ci ritroviamo con alcune studentesse della I L (e i docenti Giacomo Bortone, Pamela Bartoloni, Antonella Violo e Elena De Santis) che ieri avevano partecipato allo storytelling di restituzione del progetto Paesaggi Umani e agli spettacoli. Incontrare una prima classe che inizia ora a conoscere Villa Sciarra è stato un momento significativo per proiettarci nel futuro di questa progettualità che di fatto è riconosciuta come una Buona Pratica per l’Innovazione Territoriale (concetto che abbiamo lanciato nel 2007 proprio a Frascati). Andiamo in walkabout nel bosco sacro, cercando i resti dei mosaici romani e funghi (troviamo dei marasmius oreades). Si fa poi il punto nella Serra da poco restaurata con Michele Arganini che sta seguendo, per il Comune, i Patti di Collaborazione per le diverse espressioni della sussidiarietà relativa la gestione di questa aula outdoor.
Si conclude così un’operazione incardinata sul coinvolgimento attivo degli studenti, secondo i nostri metodi di community empowerment, che lascerà tracce nel web con la pubblicazione di alcuni geopodcast in una mappa in progress che sarà utile per continuare questa attività tesa a recuperare il genius loci perduto di Villa Sciarra.